Opinione Liberale 13 settembre 2019
CRISTINA MADERNI / Granconsigliera PLR
Sostenere la popolazione nella terza età costituisce un valore fondamentale per noi svizzeri. Il sistema dei tre pilastri si è storicamente mostrato idoneo a raggiungere questo fine, favorendo stabilità e sicurezza sociale. Oggi siamo però testimoni di cambiamenti capaci di mutare le regole del gioco: il sistema va di conseguenza adeguato a nuove sfide e a rinnovate situazioni. Mi riferisco non solo all’imminente pensionamento della generazione del “baby boom” e al continuo allungarsi dell’aspettativa di vita, ma anche al perdurare di tassi d’interesse negativi, rispettivamente cause dirette dei deficit AVS e della crisi dei rendimenti delle casse pensioni.
In attesa di una riforma dell’intero sistema previdenziale, la priorità è stata giustamente accordata ai provvedimenti sull’AVS. Ne è derivato il messaggio AVS 21, che mira a stabilizzare la situazione finanziaria fino al 2030. Essendo un provvedimento tampone, AVS 21 ha il limite di non indicare la strada per quella riforma strutturale che tutti auspichiamo. Una riforma che favorisca stabilità e flessibilità nel lungo termine, ricercando un equilibrio tra le proposte di posticipazione dell’età pensionabile e la realtà del mercato de lavoro che tende a estromettere o marginalizzare gli ultra cinquantenni. Questo potrà avvenire solo con un ripensamento del secondo pilastro, oggi troppo discriminante per le attività a tempo parziale, solitamente occupate da donne, e penalizzante per la generazione intermedia a causa del costo differenziato per scala di età.
Il lavoro di noi liberali consisterà nella ricerca di soluzioni concrete in tal senso, basate sulla solidarietà e sulla responsabilità individuale, che possano venire condivise dall’intera nazione.
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