top of page
  • Immagine del redattoreCristina Maderni

«La successione di un’impresa va sostenuta e non tartassata»

Corriere del Ticino 13 ottobre 2021


POLITICA / Con un’iniziativa parlamentare il PLR chiede una riduzione del 75% dell’imposta sul trapasso delle aziende a parenti non stretti e terze persone - Cristina Maderni: «Offriamo questa possibilità per trattenere i giovani talenti» Paolo Gianinazzi




In Ticino, terra di piccole e medie imprese (PMI), la continuità aziendale tra una generazione e l’altra va maggiormente sostenuta. E per fare ciò occorre diminuire l’onere fiscale dovuto al trapasso di un’impresa anche quando avviene a favore di parenti non stretti oppure di terze persone. È quanto propone il PLR con un’iniziativa parlamentare presentata oggi dalla deputata Cristina Maderni e dal presidente Alessandro Speziali. La proposta, in estrema sintesi, chiede una modifica della Legge tributaria per evitare che la fiscalità diventi un ostacolo insormontabile alla continuità generazionale di un’azienda. Detto in parole povere: oggi il passaggio di un’azienda a un parente stretto (genitore o figlio) non pone particolari problemi dal punto di vista fiscale; tuttavia, quando la successione viene fatta a un parente non diretto (come nipoti o affini) oppure a una terza persona (si pensi a un dipendente di lungo corso) «l’onere fiscale conseguente al trapasso si può rilevare così gravoso da rendere impossibile per il potenziale subentrante di accettare la successione o la donazione». E questo potrebbe portare alla scomparsa dell’azienda stessa. Per questo motivo, con l’iniziativa i liberali radicali propongono, per i casi sopraccitati, una riduzione dell’onere fiscale pari al 75% rispetto al sistema attuale. «Un’opportunità» «La successione aziendale deve essere un’opportunità di rinnovamento imprenditoriale, di continuità di posti di lavoro e non una minaccia di morte per le imprese», spiega Maderni al Corriere del Ticino nell’illustrare i motivi che hanno portato il partito a formulare la proposta. Insomma, aggiunge la deputata, «bisogna far sì che chi subentra, quando porta idee e valori positivi, riesca nel suo intento» e non venga fermato dall’elevata fiscalità. E in questo senso, particolare attenzione viene posta sulle future generazioni: «Offrire ai giovani la possibilità di rilevare l’azienda per cui lavorano costituirà un motivo per trattenere il talento in Ticino», osserva ancora Maderni. Da parte della sinistra, la proposta verrà con ogni probabilità criticata e «bollata» come l’ennesima richiesta di sgravi fiscali. A questo proposito, però, Maderni è di tutt’altro avviso: «Incentivare la continuità aziendale da parte di chi non è erede diretto non costituisce uno sgravio fiscale, ma un supporto al benessere del cantone: inutile dire che con la chiusura di una azienda si perdono ricchezza, posti di lavoro, competitività del territorio e il gettito fiscale è azzerato». Piccole realtà da aiutare Nel testo che accompagna l’iniziativa l’accento è pure posto sul fatto che in Ticino buona parte delle imprese è di piccole dimensioni. Viene infatti ricordato che «l’89% delle 39.000 aziende che operano in Ticino sono piccole imprese che contano meno di 10 collaboratori». Aziende che, al momento della successione, «sono maggiormente esposte a difficoltà nella ricerca di un subentrante». Anche per questa ragione, sottolinea Speziali, con questa iniziativa l’intento è «dare un colpo di mano a tante PMI, presenti ovunque in Ticino, spesso anche nelle Valli, a conduzione familiare», pensando in particolare «al ceto medio, quello produttivo, quello intraprendente, che vuole fare e investire». Ovvero, aggiunge il presidente del PLR, «questo alleggerimento fiscale è uno strumento per stimolare la piccola economia, che a sua volta potrà rilanciarsi con più facilità e assicurare posti di lavoro e, chissà, aumentarli». Le condizioni Nel dettaglio, la proposta del PLR chiede che l’imposta di successione (o donazione) venga calcolata sul 25% del valore commerciale (ovvero del patrimonio netto aziendale) se l’azienda viene ceduta a un beneficiario che la dirige, e quindi anche a un parente non diretto o a terzi. Lo stesso principio, ovvero la riduzione del 75% sull’imposta, viene chiesto per il trapasso di almeno il 40% delle azioni-quote di società anonime o società a garanzia limitata. Tutto ciò a condizione che il donatore abbia domicilio o dimora fiscale in Ticino e che l’azienda abbia la sede principale nel nostro cantone. Inoltre, è previsto che la riduzione venga «recuperata» nel caso in cui, entro cinque anni dal passaggio, l’azienda si dovesse trasferire all’estero oppure venga nuovamente ceduta. Tutto ciò per evitare

speculazioni.

"Vogliamo dare un colpo di mano a tante piccole aziende presenti in tutto il territorio" - Alessandro Speziali presidente del PLR

16 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comentarios


bottom of page