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  • Immagine del redattoreCristina Maderni

Editoria PMI, c’è una nuova rivista «Ticino economico» punta sulla realtà aumentata per dar voce agl

Corriere del Ticino 30 marzo 2019


ECONOMIA


PRIMO NUMERO Hanno presentato «Ticino economico» da sinistra: Maria Luisa Bernini, Stefano Modenini, Cristina Maderni, Fabio Sacchi e Michele Bertini.


È nata una nuova rivista in Ticino dedicata alle realtà imprenditoriali ticinesi. Il «Ticino Economico» – questo il nome – con una pubblicazione a scadenza trimestrale e una tiratura di circa 5.000 copie, si impegna a dare voce a società piccole e grandi, così come alle varie associazioni di categoria ed attori economici, con l’obiettivo non solo di mettere in luce sia le realtà innovative ticinesi che spesso rimangono sconosciute ai più, sia di dare voce al tessuto economico ticinese nelle sue varie sfaccettature. Ma l’innovazione «Ticino Economico» ce l’ha addirittura nel DNA: è infatti la prima rivista del Cantone che sfrutta la realtà aumentata per «allargare» le dimensioni offerte dalla carta stampata. Il principio è semplice: tramite un’applicazione, il telefono «legge» un’immagine stampata, ed ecco che sullo schermo appare subito un contenuto di approfondimento, come ad esempio un video. «La tecnologia offre un potenziale enorme», ha spiegato l’editore Fabio Sacchi durante la presentazione del primo numero presso la sede di AITI a Lugano. Attraverso la realtà aumentata si apre infatti la possibilità di comunicare in modo molto efficace partendo dalla più tradizionale carta stampata: «una sfida da cogliere per l’editoria piccola e grande». Un grosso vantaggio, ha aggiunto Maria Luisa Bernini, vicepresidente di CS Comunicazione Svizzera, è che gli annunci in realtà aumentata riescono a creare una interazione emotiva diretta, e quindi più efficace con i clienti. E in più fanno da ponte tra tutti i canali della comunicazione, facendo leva su tecnologie già esistenti e facilmente accessibili. Dunque un assist importante quello tecnologico, per presentare la realtà ticinese economica. «In tutte le sue sfaccettature – come ha ribadito il direttore di AITI Stefano Modenini –. È giusto parlare di ciò che non funziona, ma anche nel contesto appropriato e senza dimenticare tutti gli aspetti dell’economia che invece funzionano molto bene». In fondo, ha ricordato il vicesindaco di Lugano Michele Bertini, sono proprio gli imprenditori che creano ricchezza nel territorio. E la rivista dimostra come sia possibile riunire vari attori ed esperienze per affrontare i temi, ha concluso Cristina Maderni, presidente della Federazione ticinese delle associazioni dei fiduciari e dell’ordine dei commercialisti.


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