Nata nel 1920, l’Associazione Bancaria Ticinese che riunisce la maggior parte delle banche presenti nel Canton Ticino, festeggia quest’anno i cento anni di esistenza. Al di là del significativo anniversario, il secolo di esistenza dell’ABT rappresenta un’occasione per capire come nel contesto economico e sociale, oltre che lavorativo, le banche hanno giocato un ruolo sempre più significativo col passare dei decenni. Al punto che con lo scoppio della crisi economica globale del 2008 e precedentemente con l’affermarsi della globalizzazione in campo economico e finanziario, le conseguenze per il tessuto socioeconomico locale sono state tutt’altro che trascurabili.
Cambiando le regole e gli equilibri mondiali che hanno rimesso in discussione il ruolo della Svizzera come piazza finanziaria mondiale, di riflesso la piazza finanziaria ticinese, la terza in Svizzera, ha subito degli importanti e talvolta imprevedibili contraccolpi. Ricordare i 100 anni dell’ABT diventa allora l’occasione per ricordare quanto le banche attive in Ticino abbiano avuto, in tempi buoni così come in quelli meno buoni, un ruolo significativo nello sviluppo di un cantone periferico che per alcuni decenni ha goduto di un benessere che ha trasformato radicalmente e velocemente la realtà socioeconomica con un riorientamento delle attività finanziare anche verso settori extra-bancari. Il panorama bancario e finanziario del Canton Ticino è oggi in continua evoluzione con non poche sfide da affrontare nel futuro.
Ospiti: Franco Citterio, direttore dell’Associazione Bancaria ticinese Tamara Erez, direttrice del Centro Studi di Villa Negroni, già Centro Studi Bancari Cristina Maderni, Presidente della Federazione Ticinese della Associazioni di Fiduciari (FTAF) Pietro Nosetti, docente alla SUPSI e alla Scuola Cantonale di commercio, autore di pubblicazioni sulla storia bancaria ticinese
Commenti